Il dono di Simona regala la vita a 5 pazienti in attesa

Quarto espianto multiorgano alla Asl, con cui viene esaudita la volontà dell’operatrice socio sanitaria 40enne di Sant’Egidio deceduta per embolia polmonare

SANT’OMERO – Sentimenti di cordoglio, ma anche di gratitudine, alla famiglia per il nobile assenso alla donazione degli organi, quelli espressi dal direttore generale Maurizio Di Giosia, a nome di tutta l’azienda sanitaria, in relazione alla scomparsa di Simona Licani, l’operatrice socio sanitaria 40enne di Sant’Egidio, in servizio nel reparto di Nefrologia e Dialisi della Asl di Teramo, iscritta al corso di laurea in Scienze Infermieristiche. deceduta per embolia polmonare massiva.

Un ringraziamento speciale va ai familiari che, in un momento di grandissimo dolore – ha detto Di Giosia -, hanno saputo con il loro gesto ridare vita ai pazienti che attendono con speranza il ritorno alla vita attraverso il trapianto. La famiglia, dando prova di grande generosità e andando oltre l’immenso dolore, ha acconsentito alla donazione di organi e ridato così speranza a 5 dei quasi 8mila pazienti in lista d’attesa per trapianto in Italia. Una sensibilità in linea con le doti della nostra operatrice socio sanitaria, molto  apprezzata da tutti all’interno dell’azienda e anche dai pazienti stessi”.

La donazione multiorgano di Simona è stata la quarta dall’inizio dell’anno alla Asl di Teramo.

A conclusione delle procedure il personale sanitario del presidio di Sant’Omero ha iniziato l’espianto.  La complessa macchina organizzativa si è messa in moto in seguito alla volontà dei familiari ed attraverso il lavoro della rete locale, regionale e nazionale si è giunti alla donazione di cuore, reni, fegato e cornee. Gli organi sono stati trapiantati in Sicilia, Toscana, Emilia-Romagna, Lazio ed Abruzzo.

Il lavoro della rete trapianti in Italia è un modello organizzativo complesso con modalità formalizzate e coordinate tra tutti i professionisti e le strutture che operano sul territorio, in tale contesto il personale del presidio ospedaliero di Sant’Omero ha lavorato in rete e senza sosta con grande impegno e anche a loro va il mio ringraziamento – conclude il direttore generale -“.

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